Nell'opera è rappresentato il marchingegno di un orologio su cui poggia un pappagallo. Nel becco l'animale tiene un foglio recante il titolo dell'opera, consapevole citazione di un aneddoto attribuito a Virgilio dallo pseudo-Donato (Vita Vergilii 17,70). Il pappagallo veniva usato dai mendicanti per estrarre da un contenitore carte raffiguranti i pianeti, carte per consigli, oroscopi e numeri del lotto. La fortuna viene dunque riletta in chiave ironica e contemporanea attraverso la tradizione dell'immagine popolare: la fiera, la giostra, la magia e la superstizione. In questo caso il pappagallo taccia gli astanti di aver pescato carte irrisolte e irrisolvibili: "con voi ma non per voi..." motto che in quest'opera mette in discussione il furto facile, la citazione non approfondita e l'appropriazione di opere altrui. Secondo Lautreamont "Il plagio è necessario", è qualcosa che si trova a metà tra il plagio collettivo e il punto di vista individuale; anche quest'opera è riconducibile al tema dell' "Imitazione", ma se in altri lavori di Fallini la copia è da intendersi pratica "alta", di rivisitazione, in questo caso ci si trova di fronte ad una riflessione critica sulla ripetizione passiva e inconsapevole di cui il pappagallo costituisce un elemento emblematico.
Camilla Bertolino |
|