Opera realizzata in più versioni: legno, perspex, bronzo, ceramica. La sirena, essere mitologico in parte donna e in parte pesce, diventa, in questo lavoro, un oggetto a metà tra una donna e una sedia. Essa evoca le sedie dell'artigianato tirolese ma anche il mondo delle fiabe: i mobili di marzapane di Hansel e Gretel o la casa degli orsi di Boccoli d'oro. La siredia simboleggia la mutevolezza, il cuore è volutamente posto a lato e se il costume da bagno nella versione lignea è fisso, nella versione in perspex è intercambiabile e realizzato in vari colori. Il mutamento consiste quindi, anche, in un cambio di costumi. L'idea della metamorfosi è insita inoltre, nella struttura della sedia, che evoca inequivocabilmente una sorta di scomposizione cubista dove le superfici e i piani sembrano ribaltati rispetto alla reale anatomia (il seno si appiattisce sullo schienale mentre le natiche sporgono in orizzontale nel sedile). Alle tre dimensioni è applicato uno sfalsamento entro un processo di estraniamento dell'oggetto che, assume, oltre alla dimensione surrealista, anche un valore alchemico. Un tridente e una coda, costituiscono le gambe della sedia, per cui la sirena si trova amorosamente catturata da Poseidone, a richiamare la figura dell'androgino. Organo maschile e femminile, sempre, si fronteggiano.
Camilla Bertolino |
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