Asinistra il piede di Eva, chiuso in un sandalo, è rappresentato nell'atto di schiacciare il serpente. A destra ha luogo invece, l'inevitabile vendetta; qui da novella Cenerentola, Eva abbandona la scena, lascia protagonista una sola scarpa di serpente. Collage e inchiostro su carta, le immagini si stagliano l'una su fondo bianco, l'altra su fondo nero, ad esemplificare negativo e positivo, purezza e peccato che si fronteggiano nell'eterna contrapposizione morale e religiosa. Ormai il serpente è sconfitto, anacronismo e superstizione sono ridotti ad una calzatura di moda. Eva lasciata sola e obbligata a camminare sulla terra perchè rea di disobbedienza a Dio, ha trasformato la sua terribile colpa confezionandola in una scarpa col tacco, adatta a tentare un altro Adamo e poco consona al supplizio di una lenta e solitaria processione sulla terra. Il simbolo del peccato e desiderio d'immortalità diventa elemento terreno. La calzatura, nuova tentazione, è ora un complemento di moda. Reale vendetta o astuzia di rettile? In fondo è il serpente ad aver mutato ulteriormente la propria pelle e ritorna come protagonista e tentatore sotto nuove e più attuali spoglie.
Camilla Bertolino |
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