L'immagine pirografata è descrittiva, illustra il tema de "Gli indecidibili" di Deridda e simboleggia l'idea della perdita di protezione implicitamente evocata dalla corazza che, nell'opera, si sta infatti disfacendo. Il termine imene deriva dal greco hymén (membrana) e allude all'idea della deflorazione, dal latino tardo de e flos, cioè il privare del fiore della verginità, dunque la perdita di ciò che ancestralmente si identifica come una virtù femminile. In tal senso l'opera è emblematica poichè propone una riflessione critica su preconcetti e tradizioni sclerotizzate. Il personaggio rappresentato, attraverso la lana d'acciaio, perde una parte dell'armatura che sembra dissolversi progressivamente a partire dalla mano che infatti appare nuda. Ogni segno pirografato, costruisce un percorso concentrico, allusivo dell'eternità implicita nella natura femminile (la riproduzione e la maternità) ma anche cinicamente riconducibile ad un tiro a segno (il consumo effimero). L'opera riporta così, attraverso il paradosso, al significato recondito della perdita della verginità, alludendo al contempo all'idea della conquista. Sottolinea come in ogni cultura tale perdita implichi il venire meno di un retaggio comune ma, anche, un cambiamento che conduce ad un diverso stato di cose.
Camilla Bertolino |
|