L'opera rientra nella mostra "Gola e Lussuria", infatti in questo caso le parole sono ebbre. Due figure classiche si fronteggiano, una delle due donne sta versando del vino all'altra che lo riceve in una coppa che regge fra le mani, questa figura è rappresentata in anamorfosi. La deformazione allude all'ebbrezza che induce il vino, la donna è ubriaca, la sua figura si allunga e appare meno realistica. Nell'installazione della mostra da un punto particolare l'immagine si percepiva non in anamorfosi ed appariva reale, ma la visione frontale rivelava l'inganno, anche la luce giocava un ruolo importante: soffusa ai lati e più intensa sul soggetto era volta ad evocare il "baccanale" e ancor più il crepuscolo che anticipa e precede l'inizio dei festeggiamenti. L'ebbrezza è illusione celata nell'immagine che grazie all'anamorfosi percorre un viaggio attraverso il tempo (da immagine classica passa attraverso il rinascimento per poi diventare barocca).
Camilla Bertolino |
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