L'opera costituisce una prefazione alla trascrizione e al calligramma del Don Chisciotte realizzati da Fallini e spiega l'origine dell'idea che ha generato il suo lavoro. Il testo trascritto entro il profilo delineato è il racconto tratto dal libro "Finzioni" di Jorge Luis Borges in cui il fantomatico scrittore Pierre Menard riscrive una versione perfettamente simmetrica di parte dell'opera di Cervantes facendone, nelle sue intenzioni, un'opera completamente differente. La figura rappresentata che racchiude il testo, è il profilo ritratto dello stesso Fallini. In un continuo rimando tra autori reali e inventati tra persone vere e personaggi letterari l'opera si presenta come un colto gioco combinatorio tra immagini e scrittura. Immancabile l'ironia dell'artista che sostituisce alla lancia, attributo iconografico per eccellenza del cavaliere errante, una grossa matita, "arma" dell'artista-trascrittore. A guidare le gesta del "nostro" eroe è una stella i cui raggi sono composti da pennini simbolo, potremmo dire, di Fallini artista amanuense.
Francesca Rusconi |
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