É Bartleby il protagonista del racconto di Melville ("Bartleby lo scrivano: una storia di Wall Street") trascritto (non interamente) sull'orecchio realizzato da Fallini. Bartleby è un copista assunto in uno studio legale, l'uomo (di cui ci narra in prima persona l'anziano principale), inizialmente esegue meticolosamente il suo lavoro, ma si rifiuta di svolgere altri compiti, sconcertando i colleghi con la risposta "Preferirei di no", frase ricorrente ogniqualvolta deve dare una spiegazione al suo atteggiamento. Il personaggio, caratterizzato da un bizzarro e inspiegabile comportamento, (finirà in carcere per vagabondaggio fino a morire di inedia al termine del racconto, "preferendo non mangiare"), è descritto come dotato di una "signorile nonchalance cadaverica". Si tratta di un uomo che ha rinunciato a dare risposte e per il quale evidentemente le parole sono inutili. Infatti la voce narrante spiega la stranezza di Bartleby col fatto che in precedenza l'uomo aveva lavorato per l'ufficio lettere smarrite di Washington. Personaggio ermetico, ironico e commovente, simbolo delle inesplicabilità e delle stranezze degli esseri umani... Emblematicamente il racconto di Melville è trascritto da Fallini su uno specchio a forma di orecchio, è come se le parole fossero riflesse. Non trovando l'attenzione di un uditore esse sono perdute e tornano al "mittente". Il foro,visibile al centro, coincide con il padiglione auricolare; L'opera come in "Flatus vocis" è legata al suono e al tempo ma, in questo caso, ci "parla" di chi ascolta senza ascoltare. Certamente Fallini si è identificato con il protagonista del racconto, entrambi sono copisti, e "amano la ripetizione" ma soprattutto sono assimilabili per un aspetto: il "preferisco di no" di Bartleby ha lo stesso spessore esistenziale del "SEMPRE" di Fallini.
Camilla Bertolino
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