In Metalinguaggio viene presentata la lingua rossa, logo dei Rolling Stones, come la lingua del divenire, di ciò che appare. Questa lingua, vivacemente colorata, poggia su una più grande lingua in bianco e nero, che è chiaramente quella del mondo delle Idee. Essa fa parte di una riproduzione dell’apparato boccale così come possiamo trovarla nei manuali di anatomia o, più comunemente, nelle enciclopedie mediche e nei vocabolari scientifici. Cioè lo stereotipo della lingua è l’idea che della lingua ha ciascuno di noi. Forse il mondo platonico delle Idee non è altro che il mondo dell’audience. Un’ipotesi per certi versi sconsolata, ma per altri vincente. Non si dice forse che vox populi è vox Dei, che i proverbi sono la saggezza dei popoli? Nella sapienza si cela sempre qualcosa di condiviso da tutti e anche per questo le immagini di Fallini sono sapienziali. E irridenti, perché alla fin fine Metalinguaggio non è altro che un doppio sberleffo di due bocche che fanno la lingua.
Mario Mantelli |
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