Il titolo sembra alludere ad un progetto di lampada. Di fatto è la rappresentazione di un cervello umano visto di profilo, ricoperto da uno strato di fosforo e cinto d'alloro vero. Alla luce l'immagine del cervello si carica e restituisce nel buio la sua fosforescenza verde mentre le foglie d'alloro si stagliano scure per un effetto di controluce. Portaluce, cioè portatore di luce intellettiva, è quel cervello laureato ma, con la consueta, ironica caduta di valore, quello stesso cervello può essere utilizzato come fonte di illuminazione materiale. Gli esempi riportati nel sito mettono in evidenza la distanza intercorrente fra il concettismo di Fallini e l'arte concettuale. Le componenti autoreferenziali e metaartistiche dell'arte concettuale sono estranee alla produzione del nostro autore, portato alle contaminazioni e all'avventura dell'inventare e del fare. In essa rileviamo certi elementi mentali e persino cerebrali, ma rientranti piuttosto in una definizione di "Concettismo", così come viene applicata ad un aspetto del barocco letterario, che possiamo ritrovare nelle enciclopedie. L'insistenza sul concetto inteso non come risultato speculativo, ma come collegamento con nessi impreveduti, di due elementi o immagini di per se stessi diversi e contrapposti. Si tratta di connessioni che implicano artificio, acutezza, gusto del sorprendente e che si avvalgono del procedimento analogico e dell'uso esasperato delle metafore e delle antitesi. La pratica del "Concettismo" rinvia pertanto all'idea barocca della lingua come animatrice degli oggetti e al riconoscimento di una distinzione tra intelletto e ingegno, cui corrisponderebbe secondo E. Tesauro (Il cannocchiale aristotelico, 1654) la distinzione fra una scrittura "propria e grammaticale" e una scrittura "retorica e arguta".
Mario Mantelli |
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