Opera realizzata in due versioni. Le figure dei Magi, uguali in entrambe le versioni, sono inserite in un trittico, (i pannelli sono incernierati in una struttura che rammenta le pale d'altare), le immagini chiaramente riproducono statue presenti nei tradizionali presepi natalizi. Nella versione in pirografia, al legno sono stati sovrapposti delle lastre colorate in perspex che producono un effetto sfumato. Inoltre la pirografia crea una sorta di retinatura evocativa della tecnica usata tipograficamente. Nella seconda versione le formelle in ceramica sono serigrafate e poste su una base a forma di prisma poggiante su un disco rotante azionato da un piccolo motore. In occasione della mostra sui presepi alla Cooperativa Ceramica di Imola le immagini dei Magi erano colpite da una luce frontale in modo tale che le figure producessero delle ombre e che il prisma proiettasse in alto una stella che sovrastava i personaggi. In questo modo, le ombre e il moto del Magi confondevano le immagini creando una sorta di "presepe vivente". La processione dei Magi diventa così effettiva, essi non sono più immobili statuine da presepe ma viaggiatori, tanto che al fine di riporre le formelle è stata realizzata una piccola valigia in legno intarsiato col marchio "Vuitton". In ogni caso i tre pannelli si possono comporre e scomporre così come si disfano i presepi. Ecco allora i Magi viaggiatori che, finite le feste "si mettono in valigia" per tornare certamente l'anno successivo.
Camilla Bertolino |
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