Un angelo in pirografia è rappresentato nell'atto di planare su una macchina da scrivere. La figura è sospesa tra l'immagine sacra e quella popolare, potrebbe essere tratta da una pala d' altare (l'angelo annunciante che trasmette notizie "al volo"), ma al contempo potrebbe provenire da una vecchia illustrazione pubblicitaria. Il gioco è confondere la figura dell'angelo, che in questo caso è costretto a rinunciare alla comunicazione verbale (l'annunciazione), per servirsi di un vecchio mezzo di scrittura, uno scacco al ruolo tradizionale. Si tratta anche di una riflessione sull'idea di ispirazione legata al sistema dell'arte e dell'editoria; è una critica al retaggio romantico dell'ispirazione quasi divina che coglie l'artista. Il lavoro rimanda anche ai comunicati stampa e alle veline di un tempo. Il messaggio contemporaneo è mascherato, si nasconde dietro ad una figura retorica, la nuova comunicazione si confronta con la vecchia e si traveste con abiti desueti.
Camilla Bertolino |
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