FSu di un telaio in legno è fissato un doppio metro alle cui estremità si trovano due rose pirografate. Si tratta di un'opera alquanto ermetica in cui più temi e significati si sovrappongono. In prima istanza il riferimento è al processo alchemico, alla sua infinità ripetizione e ciclicità. Inoltre siamo di fronte ad una riflessione su proporzione e misura, una sorta di allegoria della conoscenza. Quasi una riproposizione de " L'uomo vitruviano" di Leonardo. Il metro indica l'idea della misurabilità intesa come processo di conoscenza, un tentativo di analisi epistemologica. Il metro è l'unità fondamentale di misura, esso forma, come secondo elemento atono, gli elementi di misurazione che da esso derivano, è il verso e la strofa in poesia ed anche il criterio morale che impedisce di superare certi limiti... tuttavia pur nella sua precisa indicatività esso è illimitato. In tal senso è inserito nell'opera, infatti le due rose( alchemiche )sono un po' come l'alfa e l'omega. Il metro diventa una sorta di rovo (il legno vi allude) da cui sbocciano i due fiori, come principio e fine di qualcosa destinato a ricominciare sempre. Il processo ha dunque una temporalità e una durata ma è illimitato così come lo è il processo di conoscenza e di "misurabilità" del mondo.
Camilla Bertolino |
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