Opera realizzata in due versioni: a china e ad acquaforte. Nella prima la tecnica è significativa e allusiva: la china e sì un inchiostro ma rimanda anche al moto di discesa verso il basso dell'arte, suggerito dal titolo. Nelle acqueforti Fallini sceglie diversi sfondi: blu, grigio, marrone... sui quali spicca un pettine usato per sistemare un toupet (realizzato in filofort di differenti colori, in base al colore dei capelli). L'artista ha ormai smarrito la fiducia e ogni mattina trova il pettine pieno di capelli, di speranze perdute. Ironia amara quella di quest'opera che offre una riflessione sulla condizione dell'arte e dell'artista quasi a raccontare una somatizzazione. Con un gioco mnemonico in questa opera Fallini cita forse una vecchia pubblictà del Carosello recitando il ruolo di un nuovo "infallibile ispettore Rock": anch'egli ha commesso un errore!
Camilla Bertolino |
|