Mario Fallini è un uomo schivo, silenzioso di primo acchito, ma divertente, sagace, irriverente e molto intelligente quando lo si conosce meglio. Forse anche un po' "ossessivo/compulsivo" come si definisce lui stesso. Visitare il suo studio è un'avventura ed una continua scoperta, con il sorriso sulle labbra, perché ogni opera è una parodia, una satira della vita, dei nostri pensieri, della storia, della cultura in genere. Non bisogna farsi ingannare dalla prima impressione, infatti ogni oggetto, ogni quadro sono frutto di pensieri profondi, di grande conoscenza, di grande cultura. La storia, la cultura classica, la mitologia, la modernità della nostra vita, trovano spazio nei suoi legni pirografati, nelle sue superfici di plexiglas, nelle sue carte, nei suoi oggetti, nelle sue ceramiche, in un modo unico, irriverente spesso, quasi surreale. Ogni cosa della nostra vita ha spesso un risvolto un po' osé, senza mai diventare nei suoi lavori volgare. Pensiamo per esempio al grande specchio "Penone/Pistoletto/Fallini", dove già i nomi dei tre artisti italiani ci fanno capire dove Mario voglia andare a parare. Ma è proprio così? Il riferimento è rivolto solo al doppio senso dei cognomi o c'è dell'altro? Guardate quel grande specchio e vedere quello che esso racchiude è sempre un'emozione. Lo specchio ci parla ogni volta in modo nuovo; ci racconta il mondo circostante sempre con immagini differenti: tutto viene mescolato, perde dimensione. I colori sono una tavolozza impazzita, le forme deformate e quindi forse il riferimento è legato più a ciò che i tre rappresentano piuttosto che ai loro cognomi. Pistoletto : lo specchio in cui ci si riflette; Penone, la natura che diventa arte; Fallini colui che lo realizza. Tutto diventa un quadro astratto in continuo mutamento. Ho detto all'inizio che Mario si definisce spesso "ossessivo/compulsivo" e una ragione c'è. Alcune sue opere sono la trascrizione di importanti libri che hanno segnato la nostra vita: il Milione, le Mille e una notte, il Don Chisciotte, Il nome della rosa, trascritti a mano con una grafia minuscola su supporti diversi: carta, ceramica tela. Un modo di fare arte che ci riporta a tanti artisti della storia dell'arte: Seurat, Max Cole solo per nominarne alcuni. Come per loro la pazienza e l'annientamento di sé sono tutt'uno; una sfida che finisce solo quando termina l'opera; un voler sfidare se stessi e il mondo fino al crollo. Un artista Mario Fallini molto poliedrico, ma coerente nella vita e nelle opere, un uomo molto spiritoso e molto intelligente ed è un onore oltre che una gioia averlo come amico..
Giuseppina Panza di Biumo
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