"Cosa farebbe l'umanità senza l'Amore? E' quello che ci si chiede osservando il dittico di Fallini. Da un lato è rappresentata la dimensione domestica connotata dalla carta da parati che allude chiaramente all'interno di una ricca casa borghese, dall'altra è rappresentato il bosco, con l'immagine del tronco e di parte di vegetazione. Ciò che accomuna le due immagini sono le ali di Cupido al chiodo. Il Dio dell'Amore ha deciso di smettere; non susciterà più l'amore nel cuore degli umani. Non lo farà più nelle alcove, dove si consuma l'amore domestico, e non lo farà più negli spazi aperti, dove il Dio dell'Amore era solito scovare e colpire le sue prede con i dardi. Che questa sia una follia passeggera? Come recita la sentenza latina " semel in anno licet insanire ". Il "nostro" Cupido appende le ali, un suo attributo iconografico, al chiodo abbandonando così la sua professione. E a noi poveri umani cosa resta? Solo la speranza di "amori occasionali" come le "prestazioni professionali occasionali" oggi tanto diffuse?
Francesca Rusconi |
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