L'opera Logos Spermaticos si associa a un altro lavoro di Fallini dal titolo Flatus Vocis. L'insieme così va a costituire un dittico sul valore oggettivo della parola. L'espressione "flatus vocis" è comunemente associata al filosofo medievale Roscellino di Compiègne secondo il quale i concetti universali non hanno una realtà oggettiva riducendosi a essere solo nomi: da qui lo svilupparsi del concetto di nominalismo. Nel caso del Logos Spermaticos l'emissione di voce, il flatus vocis, si carica, in opposizione al nominalismo, di un valore produttivo e creatore. Nell'opera un uomo dall'aspetto vetusto con lunga barba e sembianze da saggio filosofo è ritratto di profilo. Dalla sua bocca fuoriescono parole portatrici di significati fecondi. Infatti al posto delle parole all'interno del fiato vivificatore vi sono rappresentati degli spermatozoi che diffondendosi faranno idealmente nascere nelle orecchie e nelle menti di chi sarà raggiunto pensieri profondi e alti. In questo modo si sconfiggerà il rischio del nominalismo.
Francesca Rusconi
|
|