L'opera è composta di vari materiali: legno, chiodi, petali e vetro sabbiato. Essa si inscrive nel filone erotico di ricerca ma implica anche una messa in discussione di un retaggio culturale quale il matrimonio. Il titolo "letto di Procuste" deriva dal mito, con questo termine si allude al tentativo di ridurre le persone a un solo modello, e ad un solo modo di pensare o più genericamente ad una situazione intollerabile e tormentosa. In tal senso estremamente significativa è la presenza dei chiodi che disegnano una sorta di copriletto scorticante ad evocare un rapporto graffiato e lacerato, mentre i petali di rosa vengono lanciati da due putti collocati sulla testiera di vetro sabbiato, presenze paradossali che lanciano fiori che si tramutano, con la caduta, in gocce di sangue.
Camilla Bertolino |
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