Riflessione sulla morte e sulla vita, che rimanda alla "danza macabra" e ai dialoghi tra vivi e morti di ascendenza medioevale, passando attraverso "Il settimo sigillo" di Bergman e il Camposanto di Pisa. Alichino, diavolo dantesco, è anche un personaggio comico, esso compare in alcuni Canti della Divina Commedia per diventare in seguito, a Venezia, Arlecchino. Il personaggio si trova su un carretto trainato da una farfalla; sia lo scheletro che l'insetto sono realizzati in vetro. La farfalla compare nel cielo ma ritorna nel bacino dello scheletro. Nell'opera i materiali sono estremamente significativi, i petali di fiori colorati appaiono come tessere sparse (come in una processione), attorno allo scheletro di Alichino. Il legame con la farfalla rappresenta il nesso esistente tra vita e morte, accadimenti che in questo caso vengono comparati e collegati simbolicamente e visivamente. La farfalla rappresenta la morte e la caducità, ma il bambino che la cavalca tiene tra le mani le redini della vita ad indicare una possibile direzione.
Camilla Bertolino |
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