L'opera mette in atto un paradosso rispetto al Vangelo secondo San Luca. Si tratta di un teatrino ribaltato: la figlia non è prodiga, il padre la accoglie mentre il vitello grasso guarda con aria interrogativa la scena chiedendosi quale ruolo recitare, visto il ribaltamento. Ad alimentare la confusione troviamo nella pancia del vitello un bue (simbolo dell'evangelista Luca) sotto forma di calligramma, ricavato dallo scritto apocrifo. Figure classiche accanto ad episodi evangelici, clamorose variazioni sul tema... La figlia torna dal padre dopo aver vissuto, il bue non viene sacrificato: un happy end filofemminista e certamente vegetariano.
Camilla Bertolino |
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